Appuntamento al ponte...

Ella & Artù

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  1. Redapple_
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    Come sempre non sapeva cosa mettersi. Perché aveva questi problemi quando doveva uscire? Forse sapere di uscire con Artù le metteva un po' di ansia, non sapeva mai cosa aspettarsi. Il quei giorni non si erano visti molto, tranne che per pochissimo ai tre manici di scopa con Poch e quel tipo strano, per questo Ella era veramente felice di rivedere "il suo principe" come le piaceva chiamarlo. Gli mancava tantissimo, le mancavano i suoi abbracci e la sua voce, per non parlare di quei baci che la facevano uscire dalla realtà ritrovandosi in un mondo di sogni, perché quando era con lui sentiva proprio come se fosse tutto un bellissimo sogno dal quale non avrebbe mai voluto risvegliarsi.
    Quando scelse cosa indossare iniziò a vestirsi velocemente mentre Gus Gus la guardava e cercava di aiutarla. Si mise una gonna a ruota verde acqua e sopra una camicetta bianca abbastanza scollata (per il suo modo di intendere scollato) ai piedi aveva delle scarpette con un po' di tacco moro fini. Appena si fu data una sistemata ai capelli passando davanti allo specchio, uscì dal dormitorio e si diresse verso il luogo del suo appuntamento.
    Lui le aveva detto di andare quel giorno al ponte sospeso, ma lei non ci era mai stata e sperava di non perdersi. Cercò di seguire la cartina che le diceva di passare da un corridoio che non aveva mai attraversato ma aveva comunque il sospetto che potesse sbagliare, visto quanto era imbranata. Dopo qualche minuto che camminava tra i lunghi corridoi iniziò ad avere qualche sospetto di riuscire a trovare quel posto, ma alla fine vide che il corridoio dava all'esterno dove c'era un grande ponte sospeso bianco con delle assi di legno che collegava il castello alla terra al di là del lago.
    Salì sul ponte e fece una piccola camminata guardando se vedeva Artù ma in un primo tempo non lo vide ma non era preoccupata perché sapeva che ci sarebbe stato, non le aveva mai dato buca <<ancora non è arrivato... sarà in ritardo>> Mentre aspettava si mise con la schiena appoggiata al lato del ponte e si rigirava l'anello come tutte le volte in cui pensava a chi glielo aveva donato, lo guardava ma non lo vedeva perché in realtà la sua mente era persa in altri pensieri.
     
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  2. Artù A. J. Pendragon
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    Quella sera Artú stava nella sua stanza e si preparava con nonchalance e attentamente, aveva un appuntamento importante, un appuntamento con ella.
    Da giorni non faceva che pensare solo a lei, era innamorato e ancora stentava a crederci, credere di aver trovato una persona così speciale come lei.
    Si sistemò attentamente la cravatta e la giaccia davanti allo specchio, osservandosi con addosso il suo completo blu scuro, per poi passarsi una mano tra i capelli << uff ... Speriamo di andare bene ... >> pensó tra se ad alta voce << ... Spero che vada tutto bene ... Non sono mai stato molto bravo con gli appuntamenti >> disse infine posando lo sguardo verso Gwen.
    Fece un respiro profondo e, dopo essersi lisciato la giacca, uscì dalla stanza e dalla sala comune grifondoro e si avviò verso l'uscita della scuola.
    Arrivó dopo qualche istante al ponte sospeso e si guardò intorno, cercando con lo sguardo la sua principessa; ad un primo sguardo non riuscì a vederla, forse per l'oscurità della notte, ma guardando meglio, dopo pochi secondi la vide in lontananza appoggiata al muretto del ponte.
    A quella visione, il giovane Pendragon si lasciò sfuggire un sorriso e, messe le mani nelle tasche dei pantaloni, la osservó per qualche momento, avrebbe voluto osservarla per sempre, era talmente bella che non se ne sarebbe mai stancato.
    Sorrise e prese a camminare lentamente verso la ragazza per poi giungere alle sue spalle e abbracciarla da dietro stringendola a se << perdona il ritardo ... Principessa ... >> disse dandole un bacio leggero all'angolo della bocca, per poi stringerla ancora di più a se senza dire niente e aspettando una sua reazione.
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  3. Redapple_
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    Ella aspettò un pochino sul ponte, appoggiata al muretto guardando l'orizzonte ormai buio. Iniziava a fare un po' freddo, non si era portata nemmeno una giacchetta ed era lì ad aspettare chissà per quanto ancora. Dopo poco sentì delle braccia forti e calde che con dolcezza la abbracciavano da dietro <<perdona il ritardo... principessa...>> sentì quelle dolci parole, non poteva confondere il suono di quella voce, sapeva che lui sarebbe arrivato ed era felicissima ora stretta tra le sue forti braccia che intanto la riscaldavano, non solo dal freddo ma anche il suo cuore. Fece un grande sorriso mentre lui le lasciava un piccolo bacio all'angolo della bocca, alzò leggermente la testa per guardarlo in quegli occhi bellissimi. Ella non riusciva ancora a capire come lui con un semplice sguardo riuscisse a tranquillizzarla sempre, i suoi occhi sempre pieni di gentilezza e amore sembravano fatti solo per perdersi in quelli di lei.
    <<non importa ora sei qui... Mio principe>> sorrise un po' imbarazzata poi alzandosi sulle punte dei piedi avvicinò lentamente il volto al suo e posò dolcemente la sua mano sulla guancia di lui guardandolo sempre negli occhi, sembrava un sogno. Lui era così bello, aveva dei lineamenti così fini e regali e gli occhi erano così chiari e trasmettevano un forte senso di sicurezza alla ragazza. Piano piano avvicinò le loro labbra fino a farle unire in un dolce e semplice bacio. Uno di quei baci che per la loro semplicità ma intensità facevano sembrare il momento magico, come se tutto intorno a loro si fosse fermato.
    Dopo poco lei si staccò leggermente e fece un grande sorriso sempre guardandolo dritto negli occhi <<mi sei mancato...>> disse infine guardando per terra a voce bassa con un sussurro, come per paura di farsi sentire, poi si girò verso di lui e prese la sua mano <<facciamo una passeggiata?>>
     
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  4. Artù A. J. Pendragon
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    Bradley-in-Merlin-bradley-james-24331595-624-352

    Artù strinse la tenera e dolce ragazza tra le sue forti e possenti braccia, come se fosse una sua "preda" che aveva conquistato con fatica e che ora non voleva far scappare; le stampò un piccolo bacio innocente e dolce all'angolo della bocca, per poi notare Ella che alzò lentamente lo sguardo verso di lui e in poco tempo, i loro sguardi si persero uno in quello dell'altra, mentre intorno a loro calava un immenso e frastornante silenzio.
    Il giovane Pendragon allentò leggermente la presa delle sue braccia intorno alla ragazza e poco dopo la osservò girarsi e alzarsi leggermente sulle punte dei piedi, avvicinando il viso al suo; sentì poi la mano di Ella posarsi delicatamente sulla guancia e un lieve e dolce sorriso illuminò il volto roseo del giovane Pendragon.
    Presto notò le labbra di Ella farsi sempre più vicine alle sue e il suo volto si illuminò ancora di più, così come i suoi occhi che presero a brillare sprigionando un'immensa felicità; non appena le loro labbra furono sufficientemente vicine, il giovane Pendragon assecondò la ragazza unendo le labbra alle sue e stringendola forte a se con presa salda e virile delle sue forti e possenti braccia, chiudendo gli spettacolari occhi azzurri e lasciandosi andare a quel piccolo e innocente bacio e alle sensazioni che gli faceva provare nel più profondo.
    Non si sarebbe mai staccato da lei, avrebbe continuato a lasciare le loro labbra unite, ma Ella fu più rapida e si staccò lentamente tornando a guardarlo; per un momento il giovane Pendragon si perse negli occhi azzurri come il cielo limpido di Ella, poi fu distratto dalle parole della ragazza che gli strapparono un ulteriore sorriso << certo mia principessa ... una bella passeggiata in una serena notte di luna piena ... >> disse posando una mano sulla guancia rosea e morbida della ragazza e accarezzandogliela piano << dove vorresti andare ? ... hai qualche preferenza ? >> disse infine continuando a accarezzarle piano la guancia e senza mai staccare lo sguardo da quello della ragazza.
     
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  5. Redapple_
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    <<dove vorresti andare ? ... hai qualche preferenza ? >>
    Chiese Artù guardandola negli occhi e accarezzandole dolcemente la guancia. Lei sempre con la mano in quella di lui lo guardava e ascoltava, le loro mani sembravano fatte apposta per restare unite. Non riusciva a credere come potesse essere reale un ragazzo così bello e romantico, che avesse occhi solo per lei e le dimostrasse questo tutti i giorni.
    Non lo so, stiamo per qui non allontaniamoci troppo perché inizia a fare buio... E freddo Fini la frase con una risatina consapevole del fatto che per lei qualsiasi sbalzo di temperatura era un dramma, appena tirava un po' di vento le faceva freddo. Anche se in quel momento a riscaldarla con il suo affetto c'era il suo bellissimo principe.
    Insieme a lui iniziò a camminare sul ponte ad andatura molto lenta, come se non volessero arrivare alla fine per non dover tornare indietro al castello dove non potevano stare da soli tranquillamente. Chiacchieravano del più e del meno, ogni tanto però c'erano lunghi periodi nei quali non parlavano e stavano solo insieme, con la mano nella mano e con gli sguardi che si incontravano. E lei amava quei momenti, momenti in cui non importava parlare per esprimere i propri sentimenti, in cui anche solo gli occhi potevano comunicare tutto e tutto questo era davvero magico.
    Quello che c'era tra loro era la magia più bella che si potesse creare, qualcosa che non si può imparare da nessuno ma solo provare: l'amore.
     
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  6. Artù A. J. Pendragon
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    Artú non smise un secondo di fissare negli occhi la giovane ragazza davanti a se e si chiedeva cosa avesse mai fatto di buono per meritarla, per meritare una così dolce presenza nella sua vita.
    Restó vicino al corpo della ragazza posando delicatamente una mano sulla guancia rosea è pura di ella, accarezzandogliela lentamente << sei sempre più bella principessa ... >> furono le prime parole che uscirono dalle labbra del giovane Pendragon, come se non ci fosse nessun'altra al di fuori di ella per lui.
    Continuava ad accarezzare le morbide guance Della ragazza mentre ascoltava le sue parole << mh ... Hai freddo tesoro mio ? ... >> con abile mossa, indietreggió lievemente allontanandosi dalla ragazza e con nonchalance si tolse il lungo mantello rosso, chiuso da una spilla raffigurante un drago.
    Si avvicinò nuovamente a ella e posó piano e con attenzione il mantello sulle spalle della ragazza << non voglio che tu sente freddo ... >> disse infine appoggiando le labbra sulla fronte della ragazza e lasciandole un delicato e dolce bacio.
    Si staccò un po di secondi dopo e guardó ella << ... Non tanto lontano ?! ... Mh ... Possiamo stare in cortile ... >> disse poi prendendo una mano della ragazza e accarezzandola piano con il pollice << ... E del buio non devi preoccupartene ... Ci sono io con te ... >> fece una piccola pausa avvicinandosi al viso di ella << ... Ci sarò sempre per te ... >> dette quelle parole, che uscirono dalle labbra del giovane Pendragon come una promessa eterna, Artú posó delicatamente le labbra su quelle di ella, lasciandole un piccolo e innocente bacio, come se volesse suggellare quella promessa eterna con un vincolo eterno.
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5 replies since 15/3/2016, 22:35   54 views
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